Un dente che si muove in maniera anomala, se si escludono le cause naturali legate al cambio di dentizione nei bambini, rappresenta un campanello d’allarme che non deve essere assolutamente sottovalutato.
I denti fissi, solitamente, si muovono leggermente per cause naturali, ma occorre assolutamente distinguere i movimenti fisiologici dalla mobilità dentale associata a eventi patologici o traumatici.
I micromovimenti naturali, in genere impercettibili, sono misurabili in circa 0,2 millimetri di movimento laterale e di circa 0,02 millimetri di movimento verticale, variabili secondo il gruppo dentale coinvolto e le circostanze: la mobilità può aumentare, ad esempio, per cause ormonali durante la gravidanza, il ciclo mestruale o per l’assunzione di contraccettivi orali e altri medicinali.
Quando, invece, i denti si muovono in maniera anomala per cause legate all’insorgenza di patologie o eventi traumatici, il discorso cambia totalmente e occorre intervenire tempestivamente per impedire la perdita del dente.
La mobilità dentale anomala può essere categorizzata in tre stadi:
Solo uno specialista in odontoiatria è in grado di eseguire una diagnosi precoce e stabilire in base allo stadio di mobilità un adeguato piano di cura per salvare i denti che si muovono.
Come accennato, i denti fissi si muovono a causa di eventi traumatici o per disturbi legati all’apparato parodontale, ovvero il supporto del dente costituito dal tessuto gengivale e dall’osso alveolare che ne accoglie la radice.
La più comune causa patologica dei denti che si muovono è sicuramente la parodontite o piorrea (l’infiammazione dei tessuti parodontali) ma il dondolamento anomalo può essere associato anche ad altre problematiche.
Qualunque sia la causa del movimento anomalo, è consigliabile consultare subito il proprio dentista di fiducia per evitare di peggiorare la situazione.
Solo lui potrà, in base alla natura del dondolamento, stabilire come intervenire, se con un intervento parodontale per ripulire le tasche gengivali dai batteri (curettage) oppure con soluzioni alternative come lo splintaggio.
Scopriamo di più.
Per rinforzare i denti che si muovono esistono diversi rimedi ma bisogna sempre tenere presente che la migliore arma rimane la prevenzione.
A questo scopo, visite di controllo regolari e puntuali e sedute di pulizia professionale sono fondamentali per prevenire e, nel caso, individuare e risolvere precocemente le problematiche che possono causare l’indebolimento strutturale e la conseguente mobilità dentale.
Una volta scoperto un dente che si muove è possibile comunque correre ai ripari con dei trattamenti in grado di contrastare la mobilità dentale.
Il fine di questi interventi è generalmente di natura conservativa: lo scopo è rinforzare il supporto gengivale e parodontale per arrestare la mobilità dentale e “salvare” il dente naturale.
I rimedi più utilizzati per rinforzare i denti che si muovono sono:
La prevenzione migliore si fa a casa, con una corretta igiene orale, ma la sicurezza della nostra salute dentale può darcela solo il nostro dentista di fiducia con controlli periodici e professionali.
Se avete notato un piccolo dondolio non aspettate!
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