Avere i denti bianchi per molti è un’ossessione, per i più fortunati un vanto, ciò è dovuto al fatto che un bel sorriso è il nostro miglior biglietto da visita.
In realtà ognuno nasce con un determinato colore dei denti, esattamente come per occhi e capelli, anche il colore dei denti è determinato su base genetica.
La pigmentazione, infatti, non è dovuta allo smalto come si tende a pensare bensì dalla dentina cioè lo strato più interno, mentre lucentezza e trasparenza sono date dallo smalto, lo strato più esterno.
Detto ciò è risaputo che cattive abitudini alimentari e igienico-sanitarie tendono ad accelerare il naturale logorio dello strato più esterno, andando a intaccare la dentina e causando di conseguenza il cambiamento del colore dei denti.
Tra le cause più comuni, sicuramente incidono l’abuso di sostanze “aggressive” come te, caffè, vino rosso e liquirizia, ma a intaccare il naturale colore dei denti sono soprattutto le cattive abitudini come il fumo e la scarsa igiene orale.
I denti più bianchi sono sicuramente i denti decidui, ovvero quelli che cadono in un’età compresa tra i 6 e i 12 anni per venire sostituiti dai denti permanenti.
Con l’invecchiamento i denti si consumano e il loro colore tende a diventare più scuro e a perdere in trasparenza.
Andando nello specifico, esistono una serie di circostanze che vanno ad intaccare e modificare il colore “naturale” dei nostri denti.
Fattori che modificano temporaneamente il colore dei denti:
Fattori che modificano permanentemente il colore dei denti:
In conclusione, in natura non esistono denti bianchi come la porcellana ma diverse sfumature che con una cura costante e i consigli di un bravo dentista possono regalarci un sorriso a prova di bacio.