Come si fa a distinguere una carie da una comune macchia dentale?
Quali sono i suoi sintomi?
A cosa porta una carie dentale non curata?
Scopriamolo insieme in questa breve guida
La carie è una malattia dentale di natura infettiva provocata da batteri che innesca il processo di distruzione dei tessuti duri del dente (smalto e dentina).
Nella sua fase iniziale la carie è asintomatica e si presenta come una macchia biancastra limitata allo smalto che non comporta nessuna cavità nel dente. Se non trattata per tempo la carie inizia ad agire silenziosamente sulla superficie del dente, la parte della dentina sottostante lo smalto, fino a penetrare gli strati più profondi del dente e i tessuti molli e le terminazioni nervose.
Il grado di penetrazione della carie dentale si distingue in cinque classi: iniziale, superficiale, profonda, penetrante e perforante.
I tipi di carie possono essere diversi, nello specifico:
In generale, se il processo cariogeno non è curato opportunamente e tempestivamente, oltre a procurare dolore e disagio, può condurre a molteplici complicanze quali: graduale distruzione della corona dentale, infiammazione della papilla interdentale (papillite), gengivite cronica, infiammazione della pola (pulpite) fino a evolversi nell’ascesso che precede inevitabilmente l’estrazione dentale.
Ecco spiegato perché è importante saper riconoscere una carie per tempo.
Il primo segnale della presenza di carie è la comparsa nello smalto di macchie, cambiamenti di colore e/o opacità. Tuttavia queste caratteristiche non sono evidenti agli occhi dei meno esperti e finiscono comunemente per passare inosservate.
Non meno frequente è la possibilità che un paziente possa scambiare una macchia dentale per una carie, ma è possibile differenziarle in base ad alcune caratteristiche peculiari: la differenza principale tra macchie e carie dentali sta nel dolore.
Mentre le macchie dentali sono semplici inestetismi che non provocano alcun disagio fisico, le carie sono delle vere e proprie lesioni causate dai batteri che intaccano i tessuti del dente fino a raggiungere nei casi più gravi i tessuti molli e le terminazioni nervose.
I sintomi della carie variano secondo il grado di penetrazione ed estensione della lesione.
Come detto in precedenza, la carie in fase superficiale è, perlopiù, asintomatica e, per questo motivo, si raccomanda di sottoporsi a visite regolari anche senza alcun problema apparente.
Soltanto quando la carie raggiunge la dentina i sintomi si fanno man mano più evidenti, fino a diventare quasi invalidanti.
Carie: sintomi
Si raccomanda di contattare il proprio dentista di fiducia
in caso di macchie sospette, dolore o infiammazione su un qualsiasi elemento
dentario, in modo da ottenere una diagnosi certa e verificare così se si tratti
di una carie o meno.
A maggior ragione è necessario verificare con il dentista se la carie è già:
Per prevenire la carie e salvaguardare la salute dentale è indispensabile mettere in pratica quotidianamente tutte le regole basilari dell’igiene dentale e non solo.
Molto importante da questo punto di vista è anche l’alimentazione e lo stile di vita praticato.
Scopriamo di più.
Non meno importanti, sono le visite regolari dal proprio dentista di fiducia, per tenere sempre sotto controllo la propria salute orale e prevenire la carie con opportuni trattamenti preventivi di igiene dentale professionale.
Quando si scopre una carie, è opportuno concordare immediatamente con il proprio dentista la terapia più adatte a curare la lesione.
Soltanto il dentista è in grado di stabilire la cura endodontica (la branca dedicata alla cura delle carie) più efficace in base al grado di penetrazione della lesione.
Vediamo nello specifico quali sono i metodi più utilizzati per curare le carie.
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