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Onicofagia: cause, conseguenze e rimedi

L’onicofagia è un vero e proprio disturbo che può causare problemi ai denti e alla muscolatura. Fortunatamente esistono dei rimedi che possono aiutare a scoraggiare questa pessima abitudine.

Scopriamo di più in questa breve guida.

Onicofagia: cause, conseguenze e rimedi

Che cos’è l’onicofagia?

Con il termine onicofagia s’intende il brutto vizio di mangiarsi le unghie in modo compulsivo.

Secondo la teoria psicanalitica, l’onicofagia costituisce un sintomo di fissazione orale, ossia un atteggiamento continuato nel tempo che può finire per danneggiare l’iponichio, la porzione di pelle posta alla base e ai lati dell’unghia, creando molti altri problemi collaterali.

L’onicofagia riguarda soprattutto soggetti in età infantile (30% dei bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni) e adolescenziale (45% di adolescenti dai 12 ai 18 anni) ma, in alcuni casi, se il problema viene trascurato può protrarsi molto in avanti nel tempo.

Onicofagia: cause

Le cause dell’onicofagia possono essere molteplici e all’origine di questa condotta malsana vi è di solito un motivo di natura psicologica.

Secondo gli esperti, nella maggior parte dei casi, l’onicofagia è causata da forti stati di ansia e stress: in questi casi il bambino scarica il suo nervosismo e la sua preoccupazione mordendosi le unghie.  

In altri casi, l’onicofagia può svilupparsi anche nei momenti di totale inattività: per noia o per senso di imitazione di altri membri della famiglia.

Molto spesso l’onicofagia rappresenta uno stato transitorio anche perché, in genere, il fatto di portare le mani alla bocca richiama la fase dell’allattamento e sembra avere lo stesso effetto calmante. È bene rilevare però che, se in alcuni bambini il mangiarsi le unghie è sintomo di un lieve stato di ansia, noia o nervosismo, in altri casi può essere spia di un disagio ben più marcato legato ad atteggiamenti autolesionistici o a un disturbo ossessivo compulsivo.

Onicofagia: conseguenze per la salute dentale

Come detto, l’onicofagia può danneggiare l’eponichio, la porzione di pelle posta alla base e ai lati dell’unghia (cuticola), causando arrossamento, dolore o sanguinamento. Ma non finisce qui.

L’azione compulsiva di mordersi le unghie, può causare infezioni alla bocca e altre problematiche specifiche del cavo orale.

L’onicofagia, infatti, è strettamente correlata allo sviluppo di alcune patologie piuttosto pericolose per la salute dentale quali: lesioni gengivali, usura degli incisivi, riassorbimento radicolare apicale e malocclusione dei denti anteriori.

Dal punto di vista puramente odontoiatrico, quindi, intercettare e correggere tali quadri clinici tempestivamente può significare la prevenzione delle eventuali complicanze su tutto il resto dell’organismo, dalla postura alla deglutizione, dalla muscolatura alle cefalee tensive alla dolorabilità mandibolare e facciale.

Onicofagia: rimedi

Esistono diversi rimedi più o meno efficaci per aiutare i bambini a smettere di mangiarsi le unghie.
Come detto, alcuni riescono a risolvere il disturbo spontaneamente, soprattutto se non vi sono altre cause sottostanti di carattere psicologico ma, nei casi più gravi, può essere necessario il ricorso a un trattamento psicoterapeutico al fine di evitare che tale comportamento si protragga fino all’età adulta.
In ogni caso, per scoraggiare l’abitudine a mangiarsi le unghie, è sbagliato reprimere il gesto sgridando il bambino ed è consigliato, invece, lavorare con pazienza per far capire le implicazioni fisiche e psicologiche dell’onicofagia.
In tal senso è possibile usare alcuni semplici accorgimenti e, qualora ci sia il bisogno, cercare di far leva anche sul senso di vanità del bambino, facendogli notare l’inestetismo dell’unghia rosicchiata.

Rimedi per scoraggiare l’onicofagia:

  • Applicare sulle unghie uno smalto dal sapore amaro e sgradevole può essere un buon deterrente
  • Da questo punto di vista si può provare anche ad applicare dell’olio di oliva sulle unghie: questa operazione rende meno gradevole il sapore del morso
  • Nei casi più complessi è possibile provare a proteggere le unghie con un bendaggio
  • È molto utile tagliare regolarmente le unghie e praticare una costante manicure
  • In diversi casi è efficace cercare di tenere i bambini occupati con delle attività che coinvolgono le mani
  • Nei casi transitori anche la masticazione di chewin gum può essere utile per tenere occupate la bocca
  • Anche l’attività fisica può essere un buon deterrente per scaricare ansia e tensione
  • Per stimolare positivamente la vanità dei ragazzi, può essere un buon escamotage rendere nuovamente presentabili le mani con delle unghie artificiali dall’aspetto esteticamente gradevole
  • Nei pazienti più grandi può essere utile il trattamento di ricostruzione unghie in gel per rendere più difficile, alla persona affetta da questo disturbo, l’abitudine di rosicchiare le unghie.

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