Prenota il tuo appuntamento con il sorriso +39 0773 407000 | latina@drsmile.it

Trauma dentale nei bambini: cosa fare?

Un trauma dentale costituisce sempre un evento inatteso e piuttosto scioccante, soprattutto quando coinvolge un bambino.

Tuttavia, una soluzione c’è sempre, per questo motivo non bisogna farsi prendere dal panico, ma occorre mantenere la calma e recarsi tempestivamente dal proprio dentista di fiducia per eseguire i dovuti controlli.

Scopriamo di più in questa breve guida.

Che cos’è un trauma dentale?

Il trauma dentale è un evento piuttosto comune che può coinvolgere indistintamente sia bambini in età prescolare (con dentizione decidua, da latte) che ragazzi e adolescenti in età scolare (con dentizione mista o permanente) che adulti.

Per quanto concerne i minorenni, uno studio condotto in Europa ha dimostrato che il 15% dei bambini in età prescolare e il 20-25% di quelli in età scolare ha subito un trauma dentale.

Le conseguenze del trauma dentale possono essere dolorose sia per i bambini che lo subiscono sia per i genitori, per questo motivo occorre intervenire tempestivamente.
Il trauma dentale, infatti, non va mai sottovalutato, neanche quando coinvolge un dente da latte, poiché oltre al dente coinvolto, può essere stato danneggiato anche il dente permanente che si sta formando al di sotto del dente da latte.

Scopriamo di più

Conseguenze del trauma dentale

Il trauma dentale, di fatto, identifica un urto, una caduta, un colpo subito a livello dei denti che può coinvolgere i tessuti duri del dente (smalto, dentina, cemento) con o senza interessamento della polpa o i tessuti di sostegno del dente (tessuto osseo, legamento, gengiva).

Questi eventi fortuiti possono provocare la rottura parziale di un dente, l’avulsione, ovvero l’espulsione di un dente dalla sua sede naturale, la lussazione (lo spostamento di un dente verso l’esterno o l’interno o la frattura dell’osso attorno al dente.

Nello specifico, le conseguenze del trauma dentale includono:

  • Le frazioni coronali: microfratture dello smalto dentale.
  • Le fratture coronali semplici: quando interessano solo lo smalto o i bordi degli incisivi.
  • Le fratture coronali non complicate: quando interessano lo smalto e la dentina, ma non la polpa dentale.
  • Le fratture coronali complicate: quando comportano l’esposizione della polpa del dente.
  • Le fratture corono-radicolari: traumi dentali che interessano sia la corona che la radice del dente ma, nei casi più gravi, anche la polpa dentale.
  • Le fratture radicolari: quando interessano la radice del dente.
  • La concussione o sublussazione: casi in cui è presente una leggera mobilità del dente e, talvolta, dolore al tocco.
  • La lussazione intrusiva: quando il dente viene spinto nell’osso e frattura i processi alveolari.
  • La lussazione estrusiva: quando si verifica una fuoriuscita parziale del dente dal suo alveolo.
  • Le lussazioni laterali, quando il dente, oltre allo spostamento verticale, subisce anche uno spostamento laterale nel corso del trauma
  • L’exarticolazione, detta anche avulsione completa: situazione che comporta la fuoriuscita completa del dente dal suo alveolo.

Che cosa fare in caso di trauma dentale

Ogni situazione richiede un intervento diverso, in generale, in caso di trauma dentale la prima cosa da fare è tranquillizzare il bambino e agire con tempestività senza farsi prendere dal panico.
Fondamentale è contattare il proprio dentista di fiducia per eseguire i dovuti controlli e valutare la terapia corretta per limitare le conseguenze del trauma dentale. In attesa dei soccorsi, ispezionate il cavo orale per controllare la presenza di ferite o fratture e recuperare eventualmente il dente o il frammento dalla bocca del bambino per evitare che l’ingerisca.
A questo punto sciacquate la bocca e pulite l’eventuale sangue con garze sterili o, in assenza, con fazzoletti puliti e applicate del ghiaccio per ridurre l’infiammazione e il dolore. Se il dente da latte o permanente è stato perso completamente, conservatelo in soluzione fisiologica, e se non lo avete utilizzate il latte, liquido più isotonico di comune possesso.

Per qualsiasi informazione o dubbio contattaci per un
consulto senza impegno.