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Perché ho l’alito cattivo anche se mi lavo i denti?

A volte, anche con una buona igiene orale, capita di sentire che qualcosa non va.
Si lavano i denti, si passa il filo, magari anche il collutorio… eppure l’alito resta sgradevole.

Scopriamo di più in “Domande vere, risposte chiare”

Domande vere, risposte chiare

Una rubrica semplice e diretta per rispondere ai dubbi più comuni (e spesso sottovalutati) sui denti, la salute orale, l’estetica dentale e tutto ciò che riguarda il tuo sorriso.

Perché ho l’alito cattivo anche se mi lavo i denti?

Avere l’alito cattivo anche dopo aver lavato i denti è una situazione molto più comune di quanto si pensi.
E no, non significa necessariamente che non ci si stia lavando bene. Ma potrebbe esserci qualcosa da approfondire.

Vediamo insieme le cause più frequenti — e cosa si può fare davvero.

L’alito cattivo non dipende solo dai denti

L’alitosi può avere molte cause. Alcune più semplici, altre da valutare con attenzione.

Ecco le più comuni:

  • Placca e batteri: anche una piccola quantità di placca, se trascurata, può provocare odori sgradevoli.
  • Lingua non pulita: sì, anche la lingua va spazzolata. È una delle principali “colpevoli” dell’alitosi.
  • Gengive infiammate: quando c’è gengivite o parodontite, i batteri si accumulano in profondità e il cattivo odore può diventare persistente.
  • Bocca secca: la saliva aiuta a mantenere l’equilibrio della flora orale. Quando è poca (per disidratazione, farmaci, stress), l’alito può peggiorare.
  • Dieta e digestione: aglio, cipolla e spezie sono noti, ma anche il reflusso gastrico può contribuire.
  • Fumo: oltre a seccare la bocca, altera l’equilibrio batterico e peggiora l’odore.

Alito cattivo: quando rivolgersi al dentista?

Se l’alito cattivo persiste nonostante una buona igiene orale, è sempre utile parlarne con il proprio dentista.
Non per imbarazzo, ma perché nella maggior parte dei casi c’è una causa trattabile, come:

  • Gengivite iniziale
  • Tartaro profondo che richiede un’igiene professionale
  • Infezioni silenziose
  • Malocclusioni che favoriscono ristagni

Un controllo rapido può chiarire tutto e dare sollievo (anche psicologico).

Alito cattivo: cosa si può fare nel frattempo?

Intanto, ecco alcune buone abitudini da inserire nella routine:

  • Pulire bene la lingua, ogni giorno
  • Bere più acqua (soprattutto fuori pasto)
  • Limitare zuccheri, alcol e fumo
  • Usare filo o scovolino almeno una volta al giorno
  • Fare una seduta di igiene dentale professionale ogni 6 mesi

Piccoli gesti che possono fare una grande differenza.

In conclusione

Avere l’alito cattivo non significa “essere trascurati” — spesso è solo un segnale che qualcosa va riequilibrato.
Capirlo è il primo passo per tornare a sentirsi bene, anche nel modo di parlare, sorridere, stare con gli altri.

Presso dr.Smile, l’approccio è sempre completo, umano e personalizzato: anche dietro un problema “imbarazzante”, si può trovare una soluzione semplice, efficace e senza giudizio.

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